Film inglese diretto nel 1957 da D. Lean. Interpreti principali: A. Guinness, J.
Hawkins, W. Holden, S. Hayakawa, G. Horne e J. Donald. Tratto dal romanzo
omonimo di P. Boulle, che collaborò anche alla sceneggiatura insieme a M.
Wilson, il film narra la storia del colonnello inglese Nicholson (A. Guinness)
che, prigioniero dei Giapponesi insieme ai suoi uomini in un accampamento in
Thailandia, deve sottostare ai comandi del colonnello giapponese Saito, il quale
gli impone di costruire un ponte. Il colonnello Nicholson accetta di obbedire
agli ordini del nemico per dimostrargli la superiorità della razza bianca
e degli Inglesi in particolare. La folle convinzione del colonnello Nicholson,
espressione della più rigida mentalità militare inglese, arriva al
punto di ostacolare il tentativo di far saltare il ponte messo in atto da un
gruppo di partigiani americani. Il tragico epilogo vede il colonnello Nicholson
soccombere sotto le macerie del ponte, divenuto per lui il simbolo della propria
affermazione sul nemico. La pellicola, che condanna l'eccessivo spirito
militaristico e la guerra in generale con le sue terribili aberrazioni
psicologiche, è un'equilibrata miscela di avventura e dramma che fa leva
in uguale misura sulla commozione e sull'ironia. Il film, che ebbe un
grandissimo successo di pubblico, vinse sette premi Oscar: miglior film, regia,
attore protagonista (A. Guinness), fotografia (J. Hildyard), montaggio (P.
Taylor), sceneggiatura non originale (C. Foreman e M. Wilson) e colonna sonora
(M. Arnold).